EST/OVEST
 
 
 
 

Leonardo Arena, I maestri, Milano, Mondadori 1995.


 
 

Da Arjuna/Krishna a Buddha e Lieh-tzu, da Bodhidharma e Hakuin a Milarepa, da Maestro Eckhart a Gurdjieff, le voci dei Maestri, membri di tradizioni culturali differenti ma con molte caratteristiche in comune, ci giungono dal silenzio. Il loro insegnamento è trasmesso dai gesti, dal comportamento e dalle azioni, piuttosto che attraverso le parole e i discorsi: è la spontaneità a celarsi dietro i contenuti speculativi e concettuali delle loro dottrine. La vita di queste guide è rivolta a una sola meta: la liberazione. La profondità spirituale dell'esistenza dei Maestri esorta noi tutti a imparare, in modo da attingere l'illuminazione persino grazie ai propri difetti e alle imperfezioni.
 
 

"Non dobbiamo sforzarci di liberarcene: nel dolore, e nei nostri dubbi attanaglianti, c'è l'illuminazione."

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Leonardo Arena, Del nonsense, Urbino, Quattroventi 1997.
 
 
 
 

"Ho sognato due monaci buddhist tibetani: un maestro e un discepolo. Il primo ricorre a un metodo di insegnamento avanzato, e usa il silenzio. Sono seduti l'uno di fronte all'altro. All'improvviso, mentre guardo i loro volti rilassati e sorridenti, vengo assalito da un dubbio: il maestro sta comunicando qualche contenuto mentale a un discepolo che sia in grado di comprenderlo; o gli sta invece dicendo, con il suo silenzio, che non c'è nulla da capire?"

Questo sogno tratteggia il dilemma dell'uomo. Esiste un significato nascosto, da cogliere con organi adeguati; o non c'è alcun significato, e non possiamo attaccarci a niente? Questo è l'enigma da risolvere. Alcune guide spirituali ci forniranno tutto l'aiuto necessario per sbrigare questo compito; si tratta di Nietzsche, Wittgenstein, i maestri taoisti e buddhisti. Ai lettori si mostra la via del nonsense, per renderli capaci di danzare nei labirinti della vita. E' un modo per superare il nichilismo, fondando una metafisica che sia estranea a compromessi o pregiudizi ideologici.

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Leonardo Arena, L'autorealizzazione, Roma, Mediterranee 1998.


 
 

In questo libro l'autore assume l'identità del Dottor Faust, l'archetipo dell'uomo in cerca della conoscenza. Egli può confidare nell'aiuto del suo alter ego, cioè Mefistofele. Questi non è soltanto il diavolo, ma anche un personaggio positivo, ammesso che l'uomo riesca a integrarlo nella propria psiche. Inizia così un viaggio verso la realizzazione, che suggerisce ai lettori una psicologia che mescola gli aspetti essenziali degli stili di vita occidentali e orientali. In questa direzione, sarà Gurdjieff a rivelarsi una guida, non meno di C. G. Jung o dei maestri sufi e taoisti. Dobbiamo recuperare la nostra Ombra per scoprire il tesoro nascosto nel nostro cuore. E, comunque, non siamo soli nell'impresa: il nostro Sé è la nostra autentica guida e compagno. Possiamo inquadrare il rapporto con gli altri in una prospettiva diversa, e imparare anche dai nostri difetti. Insomma, il Dottor Faust è tornato e, pensate, ha addirittura voglia di insegnare!


Ascesa e declino della casta dei guerrieri che hanno fatto la storia del Giappone. Un medley di narrazione storica e filosofia Zen. Il samurai vince su se stesso, non sugli altri.


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NEWS: Uno scambio fecondo: JOHN CAGE, ZEAMI E IL GAGAKU (Note sull'unità stilistica dell'arte giapponese)
 
 

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