INTRODUZIONE   di Lenny Lendon
 
 

Leonardo Arena insegna"Storia della filosofia contemporanea" e "Filosofie dell'estremo oriente" presso  l'istituto di filosofia dell'università di Urbino e "Psichiatria" presso il corso di laurea in educatore professionale della facoltà di scienze della formazione dell'università di Urbino. Tiene corsi di meditazione, basati su una tecnica buddhista adattata alle esigenze dell'Occidente, senza tradirne lo spirito originario. Ha scritto molti libri su tematiche di filosofia comparativa e orientale, nonché di psicologia transpersonale.

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Arena ama lo Zen, anzi il Ch'an, una scuola buddhista cinese da cui derivò quella giapponese. Ritiene che i koan costituiscano il prodotto più elevato della cultura umana, collocando al secondo posto le storie sufi. D'altra parte, considera che l'occidentale medio possa imparare di più da queste che dai koan. Lo Zen, il Sufismo e il Taoismo costituiscono il fulcro dei suoi interessi orientalistici.

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Arena è anche uno psicoanalista. Il suo training lo ha introdotto alla dimensione della psicoterapia a orientamento analitico, attraverso un miscuglio di varie tecniche (freudiane, reichiane, miltonericksoniane); poi, però, se ne è distaccato. Della psicoanalisi gli piace l'atteggiamento "orientale" dell'analista. Ripete spesso che il dialogo analitico costituisce l'alternativa migliore a quello socratico: il primo è non violento e permissivo; l'altro è persuasivo e dogmatico. E' difficile scegliere?

Arena vuole che ognuno compia le sue scelte in base al proprio modello di vita, stabilito da lui stesso (o da lei stessa). Facile? No di certo, anche perché molti si interdicono la felicità e il godimento; altrimenti non si spiegherebbe l'elevato numero di persone in terapia nel mondo, i suicidi, le insoddisfazioni e le angosce.

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Una curiosità: Arena sembra preferire Freud a Jung, pur attingendo a entrambi. Non è strano, per uno che si interessa dell'Oriente? E' una contraddizione o un'incoerenza?

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Queste pagine mostrano l'universo di Arena attraverso i suoi libri. Il problema filosofico che più gli sta a cuore è il senso della vita. Lui fornisce una risposta particolare, ricorrendo a una logica del nonsense debitrice delle grandi tradizioni spirituali e della psicologia transpersonale.
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E ora: buona lettura a tutti!|

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